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Flat tax, l’arma letale per sviluppo e uguaglianza

Tassa piatta Produce un impatto redistributivo a favore delle classi più agiate, ma i suoi benefici restano limitati ai più ricchi. Storicamente non ha mai funzionato e anzi, quando le disuguaglianze di reddito tra ricchi e poveri sono state massime - oggi e nel 1929: l’1% della popolazione possiede il 50% del reddito – si sono verificate la Grande Crisi e la Grande Recessione

Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 21 marzo 2019
La flat tax, un’aliquota unica per la tassazione del reddito – come c’era in Italia 100 anni fa – è un provvedimento neo-liberista, screditato dai fatti e senza giustificazione economica. Nei desiderata dei proponenti, la flat tax dovrebbe ridurre la pressione fiscale e, contemporaneamente, il debito pubblico poiché fa aumentare i consumi, gli investimenti – e quindi la crescita e l’occupazione – ed emergere una quota delle attività che resterebbe altrimenti sommersa. Eppure storicamente non ha mai funzionato e anzi, quando le disuguaglianze di reddito tra ricchi e poveri sono state massime – oggi e nel 1929: l’1% della popolazione...

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