Alias Domenica

Flaubert nel Sessantotto

Flaubert nel SessantottoAlberto Giacometti, Apple on the Sideboard, 1937, New York, MoMA

Sartre e Flaubert L’idiota della famiglia fu concepito da Sartre nel ’43 sotto l’occupazione nazista: Flaubert assumerà per lui il ruolo di test itinerante e insieme di proiezione autobiografica dello stile

Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 3 marzo 2019
Emblema pluridecennale dell’engagement, già compagno di strada dei comunisti, inconsapevole propiziatore della rivolta di Maggio, poi finanziatore e diffusore sui boulevard – già settantenne e semicieco – del foglio maoista «La Cause du Peuple», in effetti Jean-Paul Sartre aveva in mente da decenni un libro sul suo perfetto antipode, Gustave Flaubert, lo scrittore per antonomasia formalista e impolitico il cui sguardo si prolunga nella esattezza di uno stile così equilibrato e paradossalmente anonimo da sembrare infine un dato di natura. Concepito nel 1943 sotto l’Occupazione nazista, la prima mano al libro su Flaubert principia soltanto nel ’54 e si conclude...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi