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Fmi meglio di Renzi
Neo e vetero liberismo Al 40% più povero della popolazione italiana va il 19,8% del reddito complessivo, una quota più bassa della media europea, 21,2%. E l’Italia è anche il paese con un alto indice Gini che misura la diseguaglianza nella distribuzione della ricchezza
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Neo e vetero liberismo Al 40% più povero della popolazione italiana va il 19,8% del reddito complessivo, una quota più bassa della media europea, 21,2%. E l’Italia è anche il paese con un alto indice Gini che misura la diseguaglianza nella distribuzione della ricchezza
Pubblicato quasi 10 anni faEdizione del 17 dicembre 2014
Dopo decenni di esortazioni ossessive sull’austerità espansiva e le cosiddette riforme strutturali, il tema della lotta alle crescenti disuguaglianze sembra tornato centrale per affrontare i problemi non solo di giustizia sociale e di benessere in senso lato, ma anche della crescita economica. Studiosi e accademici (il grande successo del Capitale del XXI secolo di Thomas Piketty), istituzioni internazionali come il Fondo monetario internazionale o l’Ocse propongono studi difficilmente confutabili sulla crescita delle diseguaglianze sfatando alcuni miti del neo (ma anche vetero) liberismo. Purtroppo questa consapevolezza non ha ancora sfiorato i governi, in particolare quelli europei. La commissione europea insiste con...