Alias Domenica
Fontana, il montaggio delle attrazioni spaziali
A Milano, Hangar Bicocca, "Ambienti/Environments" di Lucio Fontana Finalmente ricostruiti gli «Ambienti» che lo scultore italo-argentino realizzò dal 1949 all’anno di morte 1968: ludici, sconcertanti, perfino mistici, ci fanno entrare immersivamente in un viaggio «fuori»
Lucio Fontana, in collaborazione con Nanda Vigo, ambiente spaziale «Utopie», nella XIII Triennale di Milano, 1964/2017, foto Agostino Osio
A Milano, Hangar Bicocca, "Ambienti/Environments" di Lucio Fontana Finalmente ricostruiti gli «Ambienti» che lo scultore italo-argentino realizzò dal 1949 all’anno di morte 1968: ludici, sconcertanti, perfino mistici, ci fanno entrare immersivamente in un viaggio «fuori»
Pubblicato circa 7 anni faEdizione del 15 ottobre 2017
Andrea CortellessaMILANO
Fontana ha toccato la luna, titola nel febbraio del 1949 la rivista «Tempo». Scrive Raffaele Carrieri: «È la prima o l’ultima notte del nostro pianeta? In un cielo spettrale una forma tentacolare e incompiuta. Un dinosauro calcificato? La spina dorsale di un mammut? L’ambiente creato da Fontana in via Manzoni a Milano ci ha avvicinato alla luna assai più e meglio di qualsiasi cannocchiale». A venire così descritto è l’Ambiente spaziale a luce nera alla Galleria del Naviglio: il titolo della personale dell’artista e, insieme, dell’unica opera che vi era esposta. La quale infatti, come dice il titolo, coincideva con...