Cultura
Fontane e effetti scenici per una città sotterranea
Patrimonio Il progetto archeologico «Vulci 3000» esplora il sito e fa scoperte con droni, georadar e magnetometria, portando alla luce reperti e imkmergendosi in cunicoli e reti idrauliche
Applique in osso con volto di Medusa, IIsecolo a.c. - I secolo d.cPatrimonio Il progetto archeologico «Vulci 3000» esplora il sito e fa scoperte con droni, georadar e magnetometria, portando alla luce reperti e imkmergendosi in cunicoli e reti idrauliche
Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 11 agosto 2021
Esistono ancora gli archeologi con taccuino e matita? Non a Vulci, dove nell’ambito delle ricerche dirette da Maurizio Forte dell’Università Duke (Durham, Stati Uniti) la carta è stata sostituita da tablet e penne digitali. Ogni unità stratigrafica è rilevata in 2D e in 3D: la tecnologia VR (realtà virtuale, ndr) consente ad archeologi e visitatori di esplorare lo scavo nelle sue varie fasi, attraverso l’utilizzo di appositi caschi. Non a caso, il progetto – sostenuto anche dalla Fondazione Luigi Rovati e con il coordinamento della Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio per la provincia di Viterbo e per l’Etruria –...