Lavoro
Foodora, Deliveroo, Uber e gli altri: il conflitto sociale nel lavoro digitale
Intervista Intervista a Valerio De Stefano, giurista: "I bikers di Foodora o di Deliveroo, gli autisti di Uber sono lavoratori, non lo fanno per hobby. Queste aziende organizzano la forza lavoro nella nuova economia dei servizi on-demand. Il riferimento all’economia della condivisione (sharing economy) è fuori luogo"
Torino, la protesta dei riders fuori dalla sede Foodora – Marco Alpozzi/LaPresse
Intervista Intervista a Valerio De Stefano, giurista: "I bikers di Foodora o di Deliveroo, gli autisti di Uber sono lavoratori, non lo fanno per hobby. Queste aziende organizzano la forza lavoro nella nuova economia dei servizi on-demand. Il riferimento all’economia della condivisione (sharing economy) è fuori luogo"
Pubblicato circa 8 anni faEdizione del 11 ottobre 2016
«La protesta dei bikers della Foodora ha suscitato un grande clamore perché questi lavoratori si sono uniti e hanno avanzato delle rivendicazioni. I fattorini non hanno fatto nulla di nuovo: quando c’è un conflitto sul lavoro, ci si mette insieme» afferma Valerio De Stefano, docente a contratto di diritto del lavoro alla Bocconi, uno dei primi giuristi italiani ad essersi occupato del lavoro nella nuova economia dei servizi online, curatore di un numero della rivista Comparative Labor Law & Policy Journal sulla cosiddetta «Gig Economy». Ieri a Torino c’è stata una nuova protesta. Una delegazione di sette lavoratori ha parlato in una conference...