Cultura
Fori Romani, riaffiora il luogo di culto delle origini
Archeologia Sotto l'ingresso della Curia Iulia, torna alla luce il vano ipogeo già scoperto da Giacomo Boni nel 1899. Grazie ai nuovi scavi, si può datare alla fine del VI secolo a.C e immaginare come monumento funerario, zona sacra dedicata alle celebrazioni della fondazione di Roma. Ma non è la tomba di Romolo
La vasca e l'elemento circolare nella camera ipogea sotto la Curia Iulia
Archeologia Sotto l'ingresso della Curia Iulia, torna alla luce il vano ipogeo già scoperto da Giacomo Boni nel 1899. Grazie ai nuovi scavi, si può datare alla fine del VI secolo a.C e immaginare come monumento funerario, zona sacra dedicata alle celebrazioni della fondazione di Roma. Ma non è la tomba di Romolo
Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 22 febbraio 2020
Dopo una comunicazione mediatica un po’ spericolata e forse sfuggita di mano, che ha rischiato di offuscare i veri dati scientifici dello scavo in corso al Foro Romano, ieri finalmente sono stati presentati i risultati della prima campagna di ricerche condotte dal novembre 2019 nell’area antistante la Curia Iulia, presso il portico d’ingresso. Con i giusti toni non più da scoop ma da studiosi che formulano ipotesi verosimili ed elettrizzanti. COME HA SPIEGATO Alfonsina Russo, direttrice del Parco archeologico del Colosseo, si è tornati a indagare lì dove già nel 1899 l’archeologo Giacomo Boni aveva rinvenuto un ambiente ipogeo con...