Visioni

Forlì Open Music, il rumore del presente come gesto politico

Forlì Open Music, il rumore del presente come gesto politicoSidera Sax Quartet – foto di Luciano Rossetti

Eventi Otto brevi concerti organizzati da Area Sismica, dal flautista Zurria alle improvvisazioni di Hawkins

Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 29 giugno 2021
«La verità è che la vera musica non è mai difficile». Così Claude Debussy, compositore al centro di D’istante, l’edizione 2021 di Forlì Open Music organizzata da Area Sismica all’Auditorium San Domenico. Otto brevi concerti in due giorni per indagare ancora una volta il rumore che fa il presente, cercando semi del futuro pure nel passato, nella convinzione che il lavoro sulla musica, oltre che culturale, sia un gesto politico. Negli infiniti oceani del suono infatti, citando Elio Martusciello, è possibile sperimentare «non più il reale dettato dall’occhio, ma il possibile suggerito dall’orecchio». Apre il duo di Francesco Dillon (violoncello)...

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