Cultura

Fortini e l’allarme del presente

Fortini e l’allarme del presenteFranco Fortini

Incontri Per i Colloqui del Tonale, nel podere nel Parco Regionale della Maremma, dedicati al centenario della nascita dell’intellettuale italiano, si parlerà con Luisa Morgantini e Donatello Santarone della «Palestina ferita»

Pubblicato circa 7 anni faEdizione del 11 novembre 2017
«Avevo accettato l’assurda idea che ebraismo, antifascismo, resistenza, socialismo fossero realtà contigue» scrive Fortini subito dopo la Guerra dei sei giorni del 1967, attraverso la quale Israele ha occupato la Cisgiordania con Gerusalemme est, le alture del Golan e il Sinai. «Come ci si può ingannare! Era accaduto che l’ebraismo fosse inseparabile da una persecuzione immensa… Era parso riassumere qualsiasi altra persecuzione, qualsiasi altro strazio… I difensori del pensiero democratico-razionalista avevano veduto negli ebrei un universale, incarnazione di quanto l’uomo potesse avere di più caro, la tolleranza, la non violenza, l’amore della tradizione, la razionalità. Questo errore non era innocente»....

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