Internazionale

Fosse comuni nel nord del Burkina, sotto accusa le forze di sicurezza

Guerra al jihadismo nel Sahel 180 corpi rinvenuti a Djibo, Human Rights Watch punta il dito contro l'esercito. «I morti erano tutti delle etnie Fulani e Peul, spesso associate ai miliziani jihadisti»

Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 11 luglio 2020
Sono almeno 180 i corpi ritrovati in fosse comuni nel nord del Burkina Faso, nella città di Djibo, e le prove «evidenziano un coinvolgimento diretto delle forze governative di sicurezza», denuncia la direttrice dell’Ong Human Rights Watch (Hrw) dell’Africa occidentale, Corinne Dufka all’agenzia Afp. «Abbiamo scoperto numerose fosse comuni e secondo le testimonianze raccolte, le prove disponibili suggeriscono omicidi extragiudiziali di massa nel periodo tra marzo e aprile – ha affermato Dufka –, i morti erano tutti uomini appartenenti alle etnie Fulani e Peul, gruppi etnici del nord che spesso vengono associati automaticamente ai miliziani jihadisti». L’organizzazione non governativa in...

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