Cultura

Fotografare il paesaggio e le sue sfumature tra ricognizioni e suggestioni poetiche

Fotografare il paesaggio e le sue sfumature tra ricognizioni e suggestioni poeticheMatera, settembre 2017 foto di Valerio Corzani

Percorsi «Geometria dell’incanto. Frammenti di bellezza italiana» di Valerio Corzani, con testi di Franco Farinelli e Massimo Zamboni, per Treccani. Ogni scatto è un’avventura, come fu per Wim Venders quando «Una volta» era la storia di una foto, di un pezzo d’esistente trattenuto fra le dita. Anche qui sono finestre strappate alla dimenticanza dell’impoetico

Pubblicato circa 3 anni faEdizione del 27 ottobre 2021
Nella fotografia c’è una poetica esistenziale, che pone l’essere umano al centro del suo sguardo. Questa centralità, reinventa lo stupore dell’infanzia, la meraviglia dell’osservare questo film a ciclo continuo che è il vivente. Chi fotografa, quando interpreta al meglio questa visione, si fa simile alle montagne o agli scogli. Si fa simile a chi osserva senza giudizio l’affanno umano, il segno che questi affanni incidono nel reale. C’È DISTANZA nel posizionare un obiettivo, ma l’amore, con il quale un frammento di reale viene ricoperto d’attenzione, ribalta questa distanza e la fa diventare occasione per tratteggiare il profilo di un destino...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi