Internazionale
Foxconn all’assalto dell’Europa
Sfruttamento globale Tra Repubblica Ceca e Turchia, l’azienda taiwanese cerca di replicare il «modello cinese»: forza lavoro a basso costo e non sindacalizzata, infrastrutture e sostegno dello Stato
Lavoratori cinesi in uno stabilimento Foxconn – Reuters
Sfruttamento globale Tra Repubblica Ceca e Turchia, l’azienda taiwanese cerca di replicare il «modello cinese»: forza lavoro a basso costo e non sindacalizzata, infrastrutture e sostegno dello Stato
Pubblicato quasi 11 anni faEdizione del 13 dicembre 2013
«Ci sono settimane in cui lavoro anche 62 ore, poi altre settimane lavoro 30 ore. Diciamo che vai da un minimo di tre giorni alla settimana fino a sei giorni a settimana. Così è impossibile programmare la tua vita privata». Verda è uno dei circa 350 occupati dello stabilimento turco avviato tre anni fa dalla Foxconn. Per quanto produca per conto dei principali marchi di elettronica quali Apple, Hewlett&Packard, Sony, Chimei, Innolux, la multinazionale taiwanese rimane ancora poco nota al grande pubblico. Scalpore avevano fatto qualche anno fa i suicidi di quasi venti operai cinesi che in pochi mesi si...