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Fra negazione e cinismo

A proposito della candidatura di Chiara Ferraro La difesa dei diritti e della dignità delle persone con autismo (e in generale con disabilità) non passa in alcun modo attraverso la negazione dei loro problemi

Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 11 marzo 2016
La candidatura di Chiara Ferraro è stata una faccenda po’ grottesca e, in effetti, rappresenta il contrario di quanto si dovrebbe cercare di fare per creare contesti realmente inclusivi e realmente adatti alla vita e alla felicità delle persone con autismo. Tutti sapevamo che non c’era alcuna possibilità che questa ragazza venisse eletta; ma, in ogni caso, se anche fosse stato possibile, non le avrei augurato che accadesse. Se la sciagurata eventualità si fosse fantascientificamente realizzata, lei sarebbe stata infelice, un pesce fuor d’acqua, di fronte a difficoltà insormontabili. Perché mai allora una proposta così assurda? È forse giustificata dall’obbiettivo...

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