Visioni
Fra tutine nude look e monologhi anti violenza
Sanremo 70 Quando una donna prende parola e racconta il suo vissuto, senza atteggiarsi a vittima, ma dispiegando i semplici fatti, la forza di quelle parole diventa dirompente
Sanremo 70 Quando una donna prende parola e racconta il suo vissuto, senza atteggiarsi a vittima, ma dispiegando i semplici fatti, la forza di quelle parole diventa dirompente
Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 6 febbraio 2020
Questa settantesima edizione del festival di Sanremo non sarà ricordata per i siparietti salvifici di Fiorello pro Amadeus, né per Albano che ruba la scena alla figlia Romina «junior» autopresentando la propria canzone (ah, questi padri che non vogliono mai farsi da parte), nemmeno per Tiziano Ferro che ha fatto rimpiangere Mia Martini stonando sull’indimenticabile Almeno tu nell’universo. Questo festival verrà ricordato per il monologo di Rula Jebreal e, per i prossimi vent’anni, per la tutina nude-look di Achille Lauro. Non accosto queste due immagini agli antipodi per irriverenza, ma perché il festival è fatto così, un minestrone dove tutto...