Alias Domenica

Francesca Woodman, un’intimità di sparizione

Francesca Woodman, da Angel series, Roma, 1977Francesca Woodman, da Angel series, Roma, 1977 © George and Betty Woodman

Fotografia, corpo, identità Bertrand Schefer stregato dai velati, fantasmatici autoscatti di Francesca Woodman: da Johan & Levi

Pubblicato 6 mesi faEdizione del 19 maggio 2024
Chi ama e ha amato il lavoro di Francesca Woodman sa che quella ricerca pulsa intorno a una disparizione di sé: paradossalmente proprio nel suo autoritrarsi ossessivamente attraverso il mezzo fotografico l’artista pareva quasi sempre eludere quest’ultimo, e ritrarsi dal suo mortifero incantesimo – peculiarità della fotografia, il legame fotografia-morte, così accoratamente individuato da Roland Barthes nella Chambre claire. Gran parte del fascino enigmatico esercitato dal lavoro della Woodman risiede appunto in una sorta di continua e baluginante oscillazione tra offuscamento ed evidenza, che scandisce quelle sue fotografie in fondo alle quali era usa, mostrandosi, nascondersi, mai rivelarsi, pur dandosi,...

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