Lavoro

Franceschini usa i laureati da tappabuchi nei beni culturali

Franceschini usa i laureati da tappabuchi nei beni culturaliRoma, Pantheon, 11 gennaio 2014: manifestazione dei 500 no ai 500 schiavi del Mibact – Roberto Ciccarelli

Biblioteca Nazionale Firenze La doppia morale del «made in Italy»: due ore di assemblea al Colosseo sono un danno di immagine, il precariato è la normalità nel paese «pizza, arte e mandolino». Il caso dei tirocinanti usati per supplire alle carenze di organico provocate dai pensiomenti e dal blocco delle assunzioni. Sono i programmi di tirocinio per forza-lavoro giovane, formata e demansionata nei beni culturali

Pubblicato circa 9 anni faEdizione del 26 settembre 2015
Spente le luci sul Colosseo, pagati gli straordinari ai custodi dopo la cagnara del governo «per il grave danno d’immagine» causato alla patria, sei ragazzi hanno deciso di raccontare la loro esperienza lavorativa in uno dei settore strategici del «made in Italy». Alessandra Gabellone, Martina De Montis, Daniela Enas, Bruno Maffei, Annarita Romano e Elena Stillitti hanno scritto una lettera al ministro Dario Franceschini dove raccontano il lavoro dei giovani nel paese della doppia morale: quello della vetrina all’estero (pizza, arte e mandolino) e quella del cinismo verso gli occupati con il lavoro precario, volontario o gratuito. Laureati magistrali in...

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