Visioni

Francesco Giunta, tra cunto e favola

Francesco Giunta, tra cunto e favolaFrancesco Giunta

Musica La Sicilia di Francesco Giunta, cantautore nel solco della scuola di Rosa Balistreri. Il suo nuovo album, «Troppu very well», è un fuoco d’artificio vocale e musicale

Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 22 dicembre 2019
A metà degli anni ’60, a Palermo, una supplente d’italiano contravvenne al divieto tassativo di usare il dialetto a scuola, spalancando un libro e leggendo con voce alta e appassionata Appuzza Nica, (dimmi dimmi appuzza nica/dunni vai cussì matinu/ nun cc’è cima c’arrussica/ di lu munti a nui vicinu…) una poesia armoniosamente ritmica sulla piccola ape, scritta nel settecento da Giovanni Meli, molto nota nella cultura popolare siciliana. Uno degli alunni di quella prima media era Francesco Giunta, segnato per sempre da quell’illuminazione, cresciuto coltivando l’amore per il suo dialetto e il rispetto per quelli degli altri. INIZIALMENTE autore, il...

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