François Hartog, quel solipsismo che può fagocitarci
ITINERARI CRITICI Intervista allo storico francese, lunedì ospite a La Sapienza di Roma. Ha rinnovato l’epistemologia della storia, riflettendo sull’evoluzione del nostro rapporto con il passato. «Quando il futuro ha perso la sua forza di attrazione e ogni ritorno a ciò che è stato, inteso come modello e portatore di lezioni, è diventato impossibile, è rimasto solo il presente. C’è un "presentismo" sofferto o forzato, quello di tutti coloro per i quali il progetto è vietato, cioè i disoccupati, i migranti, spesso giovani che vivono alla giornata»
ITINERARI CRITICI Intervista allo storico francese, lunedì ospite a La Sapienza di Roma. Ha rinnovato l’epistemologia della storia, riflettendo sull’evoluzione del nostro rapporto con il passato. «Quando il futuro ha perso la sua forza di attrazione e ogni ritorno a ciò che è stato, inteso come modello e portatore di lezioni, è diventato impossibile, è rimasto solo il presente. C’è un "presentismo" sofferto o forzato, quello di tutti coloro per i quali il progetto è vietato, cioè i disoccupati, i migranti, spesso giovani che vivono alla giornata»