Cultura

François Hartog, quel solipsismo che può fagocitarci

François Hartog, quel solipsismo che può fagocitarciFrançois Hartog

ITINERARI CRITICI Intervista allo storico francese, lunedì ospite a La Sapienza di Roma. Ha rinnovato l’epistemologia della storia, riflettendo sull’evoluzione del nostro rapporto con il passato. «Quando il futuro ha perso la sua forza di attrazione e ogni ritorno a ciò che è stato, inteso come modello e portatore di lezioni, è diventato impossibile, è rimasto solo il presente. C’è un "presentismo" sofferto o forzato, quello di tutti coloro per i quali il progetto è vietato, cioè i disoccupati, i migranti, spesso giovani che vivono alla giornata»

Pubblicato più di un anno faEdizione del 24 marzo 2023
François Hartog ha creato concetti familiari come il «presentismo». Ha rinnovato l’epistemologia della storia riflettendo sull’evoluzione a lungo termine del nostro rapporto con il passato, dagli storici dell’antica Grecia a quelli del XIX e XX secolo. In dialogo costante con l’eredità di Reinhart Koselleck, la sua opera oggi è particolarmente utile per comprendere i significati di un’espressione ricorrente come l’«Antropocene», i suoi legami con l’attuale cultura apocalittica e le lotte in Francia contro la riforma delle pensioni. «Il presentismo – ci spiega Hartog – si è affermato quando siamo passati da una rappresentazione del tempo come un futuro aperto, cioè...

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