Cultura

Françoise Vergès, l’indocile luogo della resistenza

Françoise Vergès, l’indocile luogo della resistenza

TEMPI PRESENTI A proposito di «Un femminismo decoloniale», di Françoise Vergès. L’attualità del volume consiste nell’evidenziare quell’economia che divide i corpi tra quelli che hanno diritto a una buona salute e al riposo, e quelli la cui salute non ha importanza

Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 18 aprile 2020
A solo un anno di distanza dall’edizione originale in lingua francese, Ombre corte pubblica l’ultimo libro di Françoise Vergès Un femminismo decoloniale (pp. 115, euro 11). La buona traduzione a cura di Gianfranco Morosato è costellata da una curatissima trasposizione delle note dell’originale francese, con aggiunte e riferimenti alle traduzioni italiane (quando già esistenti) delle opere citate. La qualità dell’impianto è provata dalla scelta di spiegare fin dall’inizio, alle lettrici e ai lettori, il valore dell’aggettivo che accompagna il nome delle protagoniste di questo testo: le «donne razzizzate». Il riferimento esplicativo attinge a un testo di Vergès del 2017: «se,...

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