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Freddie Hubbard, l’incandescente

Freddie Hubbard, l’incandescenteFreddie Hubbard nel 1965

Ricordi/Il 29 dicembre 2008 moriva l’inventivo trombettista afroamericano, genio dell’hard bop All’esordio, appena ventenne, con i fratelli Montgomery, ha suonato, tra i tanti, con Coltrane, Ornette Coleman, Art Blakey, Eric Dolphy

Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 22 dicembre 2018
Ci sono musicisti, nel jazz, che in vita raccolgono buona messe di riconoscimenti, fungono da ispiratori per molti altri epigoni, attraversano fasi di incandescente presenza e creatività e che, quando imboccano una (supposta) china discendente, sembra che lascino solo un ricordo felpato, ovattato. Si sa che ci sono stati, e hanno lasciato perle preziose, qualche volta vengono ricordati, ma perlopiù nessuno ha voglia di aprire quegli scrigni e dare una rassettata ai gioielli. Freddie Hubbard, al secolo Frederick Dewayne, scomparso esattamente dieci anni fa, il 29 dicembre 2008, è uno di questi musicisti. Trombettista potente, inventivo e versatile, è impossibile...

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