Visioni
Friedl vom Gröller, incontri intimi sul filo di uno sguardo
Intervista Artista, fotografa, cineasta e psicoanalista, Filmmaker Festival le dedica un omaggio «Fuori Formato». Dai «Ritratti annuali» a «Max Turnheim», le sue serie fotografiche immortalano il mutamento emotivo
Un autoritratto di Friedl vom Gröller
Intervista Artista, fotografa, cineasta e psicoanalista, Filmmaker Festival le dedica un omaggio «Fuori Formato». Dai «Ritratti annuali» a «Max Turnheim», le sue serie fotografiche immortalano il mutamento emotivo
Pubblicato circa 5 anni faEdizione del 22 novembre 2019
Silvia NugaraMILANO
«Mi vedo come un sismografo, filmo per registrare quel che accade», con queste parole Friedl vom Gröller, nata Bondy ma nota anche con il cognome di Kubelka per via del suo matrimonio con il cineasta Peter, ha concluso l’incontro di mercoledì sera a Filmmaker che le ha tributato un omaggio nell’ambito della sezione Fuori formato curata da Tommaso Isabella e realizzata in collaborazione con il Forum Austriaco di Cultura. Un’occasione davvero preziosa per scoprire alcuni esemplari dell’opera di quest’artista nata a Londra nel 1946 e trasferitasi a Berlino Est e poi a Vienna, ispirata dall’Azionismo, divisa tra la pratica fotografica...