Alias Domenica
Frisch-Johnson, due autori Suhrkamp lungo i confini fissati tra pudore e coraggio
«Una difficile amicizia», vent'anni di corrispondenza, edizioni Armando Dadò Centoventicinque lettere, scritte tra il ’64 e l’83: sebbene più anziano, Frisch si affida al giudizio etico e estetico di Uwe Johnson; ma si parla anche di incontri in varie città e, molto, di denaro
Max Frisch e Uwe Johnson, foto Bild
«Una difficile amicizia», vent'anni di corrispondenza, edizioni Armando Dadò Centoventicinque lettere, scritte tra il ’64 e l’83: sebbene più anziano, Frisch si affida al giudizio etico e estetico di Uwe Johnson; ma si parla anche di incontri in varie città e, molto, di denaro
Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 3 maggio 2015
Fin dalle prime battute l’amicizia tra Max Frisch e Uwe Johnson non si presentò priva di asperità: «Il modo in cui lei si è comportato durante il nostro incontro a Berlino mi ha colpito (…) c’è qualcosa che mi deve dire? E allora la dica. Non ho intenzione di accettare un altro incontro come quello di Berlino», scrive Frisch piuttosto irritato dopo una cena con Johnson a casa di Günter Grass. Johnson risponde dapprima con una lettera molto dura, che però non spedisce. Ne manda invece una conciliante, per ricucire lo strappo. Nonostante le scuse e benché i due scrittori...