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Fuoripista, vivi e felici

Fuoripista, vivi e felici

Sicurezza Malgrado il progresso della nivologia, delle scienze meteorologiche e lo sviluppo tecnologico, sono ancora molti gli incidenti in montagna e troppe le morti sotto le valanghe. In caso di seppellimento, per uscire vivi è necessario l’autosoccorso repentino dei compagni di escursione: sopravvive il 90% delle persone estratte entro 18 minuti, dopo 45 minuti solo il 25%

Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 6 febbraio 2019
È domenica 3 febbraio, l’inverno nelle Alpi italiane è stato finora avaro di neve ma finalmente in questi giorni una perturbazione ha portato abbondanti precipitazioni, nevose anche alle basse quote. Le previsioni meteo non sono ancora ottimali; la giornata si prospetta comunque interessante per tutti gli appassionati di sci, soprattutto per coloro che si avventurano fuoripista, ché della neve artificiale sparata nei comprensori non se ne fanno nulla. Ma per 7 di loro e per i loro cari, quella che doveva essere soltanto una bella giornata all’aria aperta si trasformerà in una tragedia. Alla sera si registreranno 3 decessi provocati...

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