Ritratto di Gabriela Mistral (Arch. Central Andrés Bello)
Alias
Gabriela Mistral, ritorno di una nomade
Pagine La storica Carla Ulloa Inostroza, cilena radicata in Messico, racconta l'archivio della poetessa da poco restituito al suo paese natale
Pubblicato circa 2 anni faEdizione del 29 ottobre 2022
«Sono la voce del Messico, infilata in una gola straniera»: a scriverlo è Gabriela Mistral, nel 1925, un anno dopo aver lasciato il Paese e aver iniziato un lungo tour negli Stati Uniti prima e in Europa poi. Un viaggio supportato e finanziato dal presidente Álvaro Obregón Salido per diffondere il valore delle riforme radicali messicane, che Washington vedeva come il fumo negli occhi. Gabriela Mistral si farà davvero voce di quel Paese che l’aveva cambiata per sempre. E quel tour si trasformerà in un pellegrinaggio diplomatico, intellettuale, politico e culturale assieme, che durerà fino alla fine dei suoi giorni,...