Cultura
Gabriele Galloni, il quotidiano rito della poesia
RITRATTI Un ricordo del poeta e scrittore scomparso un mese fa. Tra i suoi libri «Slittamenti», «In che luce cadranno», «Creatura breve», «Sonno giapponese»
Un ritratto di Gabriele Galloni
RITRATTI Un ricordo del poeta e scrittore scomparso un mese fa. Tra i suoi libri «Slittamenti», «In che luce cadranno», «Creatura breve», «Sonno giapponese»
Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 6 ottobre 2020
Che si trattasse di un poeta, un poeta vero e già fatto nella sua sconvolgente freschezza e vecchiezza (perché Gabriele sapeva bene che infanzia giovinezza e vecchiaia non dipendono in alcun modo dall’anagrafe) mi è stato chiaro da subito. Mi sforzo, ci provo davvero a ricordare la prima volta che l’ho conosciuto Gabriele Galloni, ma il bandolo mi sfugge, come se fosse accaduto in un tempo altro, probabilmente d’estate, la stagione di sole e caseggiati e campi al di là dell’abitato urbano in cui è uscito il suo primo libro di poesie, Slittamenti, salutato con stima e amore dall’amico Antonio...