Italia

Gaetanina, la figlia del regicida

Storie Uno spettacolo teatrale, questa sera a Prato, rievoca la storia della figlia dell’anarchico che uccise re Umberto I. La sua ricerca di notizie sul padre, morto impiccato in carcere, si scontrò con la ragion di Stato

Pubblicato circa 11 anni faEdizione del 28 settembre 2013
Il nome di Gaetano Bresci è ben conosciuto nella storia sociale italiana. È l’emigrante anarchico che, venuto da Paterson a Monza, la sera del 29 luglio 1900 giustiziò il re d’Italia Umberto I, definito “Re mitraglia”. Dall’indomani del regicidio – come provano i numerosi arresti di cittadini accusati di apologia di reato, di complicità, di aver inneggiato o di aver banchettato per festeggiare l’evento – la sua memoria è stata sempre circondata dall’ammirazione e dalla gratitudine di molti italiani, che compresero che quelle tre pallottole il re se le era più che meritate per la sua politica repressiva e antipopolare...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi