Politica
Gaffe di Grasso: «Chiamo la polizia»
Riforme Di fronte alle protesta delle opposizioni il presidente del Senato perde la misura. Poi chiede scusa, ma non si fa scrupolo di far votare a scrutinio palese un emendamento rischioso per il governo
Il presidente del Senato Pietro Grasso
Riforme Di fronte alle protesta delle opposizioni il presidente del Senato perde la misura. Poi chiede scusa, ma non si fa scrupolo di far votare a scrutinio palese un emendamento rischioso per il governo
Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 1 agosto 2014
Andrea ColomboROMA
«Attenti che faccio intervenire la polizia d’udienza» (definizione con la quale si intende la facoltà di far intervenire le forze dell’ordine concessa al presidente del tribunale a fronte di disordini in aula). Quando il presidente del Senato Grasso si lascia andare all’inaudita minaccia, i capigruppo dell’opposizione, a parte Fi che dell’opposizione fa parte solo di nome, trasecolano. A nessuno era mai passato per la mente di ventilare un intervento della polizia, sia pure «d’udienza», nell’aula di palazzo Madama. Il presidente Gal Ferrara sbotta furibondo, e i suoi strilli risuonano nei corridoi del Senato. Poco dopo i capigruppo di Sel, Lega...