Cultura
Galeotta fu la Costituzione
Roma «Anche i nostri padri costituenti sono stati detenuti». A Rebibbia, la prima tappa dell’inedito «Viaggio in Italia: la Corte costituzionale nelle carceri». Ma il ministro Bonafede diserta
Il palco del teatro di Rebibbia durante la prima tappa dell'evento «Viaggio in Italia: la Corte costituzionale nelle carceri» – Ansa
Roma «Anche i nostri padri costituenti sono stati detenuti». A Rebibbia, la prima tappa dell’inedito «Viaggio in Italia: la Corte costituzionale nelle carceri». Ma il ministro Bonafede diserta
Pubblicato circa 6 anni faEdizione del 5 ottobre 2018
È cominciata con l’inno di Mameli e le fotografie di due mondi completamente opposti: da un lato, i dieci giudici della Corte costituzionale, ricevuti con tutti gli onori, che impettiti sul palco del teatro di Rebibbia ascoltano in silenzio o mimano appena le parole, e dall’altro la platea di oltre 250 detenuti, tra cui una ventina di donne, che intonano a squarciagola Fratelli d’Italia come fosse il loro canto di libertà. Ed è finita con un’unica immagine potente: strette di mano, sguardi di ammirazione e sorrisi franchi tra uomini e donne che non sembrano più così distanti. A TRARRE UN...