Alias Domenica
Garaicoa, sospetti sul mondo limpio como un diamante
A Torino, Fondazione Merz, "El Palacio de las Tres Historias" Cubano classe ’67, Carlos Garaicoa propone un’arte che smonta con sottili paradossi i costrutti ideologici delle utopie: politiche, moderniste, consumiste
Carlos Garaicoa, Campus o la Babel del conocimiento, 2002-’04, courtesy l’artista & Galleria Continua, e Fondazione Merz; foto di Andrea Guermani
A Torino, Fondazione Merz, "El Palacio de las Tres Historias" Cubano classe ’67, Carlos Garaicoa propone un’arte che smonta con sottili paradossi i costrutti ideologici delle utopie: politiche, moderniste, consumiste
Pubblicato circa 7 anni faEdizione del 3 dicembre 2017
Daniele CapraTORINO
Sono due enormi cartelli pubblicitari 6 x 3 montati su delle possenti colonne di metallo ad accogliere il visitatore della personale di Carlos Garaicoa. El Palacio de las Tres Historias, curata da Claudia Gioia e ospitata dalla Fondazione Merz a Torino fino al 4 febbraio all’interno di un progetto nato in una stretta interazione con la città. La mostra apre infatti con due gigantesche insegne realizzate con prismi rotanti che, girando su se stessi, ritmicamente mostrano sulla superficie un’immagine differente. Lo stile iconografico ricorda vagamente quello delle immagini fin de siècle, ma le scritte che si leggono non sono funzionali...