Internazionale
Gaza, c’è ancora vita tra le macerie
Palestina Nella Striscia 34 donne disabili lanciano microimprese per uscire dall’assedio sociale e da quello israeliano. Allevamenti, centri estetici e ricamo per superare l’embargo e abbattere le barriere culturali e l’assenza di servizi dovuta agli scarsi fondi pubblici
Bambini giocano a Beit Hanoun, devastata dalle bombe israeliane – Luca Ricciardi
Palestina Nella Striscia 34 donne disabili lanciano microimprese per uscire dall’assedio sociale e da quello israeliano. Allevamenti, centri estetici e ricamo per superare l’embargo e abbattere le barriere culturali e l’assenza di servizi dovuta agli scarsi fondi pubblici
Pubblicato quasi 10 anni faEdizione del 23 dicembre 2014
Chiara CruciatiRAFAH
La strada è vuota. Gli squarci lasciati dai missili sui muri delle case sono quanto resta dell’attacco della scorsa estate. Lungo questa via polverosa in poche ore morirono un centinaio di persone, rappresaglia contro Rafah per la presunta cattura di un soldato israeliano, ci dice Abed mentre arriviamo di fronte alla casa di Heyam. Il padre ci accoglie nel cortile, alberi da frutto e viti. Heyam arriva e ci porta a vedere il suo tesoro. Tra fango e becchime, cammina soddisfatta in mezzo a 1.500 galline. Si piega un po’ e lancia altro becchime. Heyam è disabile da quando il...