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Gemito, fragilità febbrilmente

Gemito, fragilità febbrilmenteVincenzo Gemito: Autoritratto, 1915, Napoli, Collezione Intesa San Paolo Gallerie d’Italia - Palazzo Zevallos-Stigliano

A Napoli, Capodimonte, "Gemito", a cura di Jean-Loup Champion, Maria Tamajo Contarini e Carmine Romano La mostra prosegue idealmente quella al Petit Palais di Parigi. L’idea, anche allestitiva, è vedere «lo scultore pazzo» nella sua eccezionale maestria politecnica: grande spazio ai disegni. Cresciuto a Napoli nelle officine di artigiani e di fabbri, Vincenzo Gemito, indipendente non ribelle, fu amato da Umberto I, d’Annunzio, Savinio

Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 4 ottobre 2020
Vincenzo Gemito, “Ritratto di Anna”, 1886, Napoli, Collezione Intesa San Paolo Gallerie d’Italia – Palazzo Zevallos-Stigliano   I lunghi capelli, una volta corvini e ora screziati di bianco, discendono sulla spalla destra come una marea ormai stanca, lasciando la sinistra completamente nuda. La leggera veste da notte è scivolata via, trovando l’angolo del gomito come unico appiglio al pudore. Accovacciata sul ciglio del letto, come una rana in attesa, la testa reclinata, la donna osserva un punto dello spazio che potrebbe essere qualunque altro luogo. Gli occhi consapevoli, cerchiati da un presagio ineluttabile. Una mano tenacemente stretta al ginocchio. Anna...

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