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Genova 2001, la stagione rimossa che sfida la storia e il presente

Genova 2001, la stagione rimossa che sfida la storia e il presenteManifestanti in Piazza Portello durante il G8 di Genova del 2001 – emblema

Un altro mondo era possibile: il movimento a Genova - via Seattle e Porto Alegre - disse che il pensiero unico neoliberista portava il pianeta alla rovina, di guerra in guerra

Pubblicato più di un anno faEdizione del 23 luglio 2023
Lo ha detto Bebo dello Stato Sociale dal palco di piazza Alimonda, «pardon, piazza Carlo Giuliani» (come canta Alessio Lega in “Dall’ultima galleria”): «Dentro di noi, che eravamo adolescenti e non eravamo a Genova nel 2001, oggi risuona l’eco di giorni stupendi conclusi in modo terribile. C’è una cosa che la mia generazione ha preso da quei giorni: il lascito di fiducia in ciò che verrà domani; valgono ancora le parole: un altro mondo è possibile». È vero, erano giorni stupendi, perché Genova quell’estate accolse un movimento forte, creativo, profetico esteso tutt’attorno al pianeta; furono anche giorni terribili, perché sappiamo...

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