Alias Domenica
Genovesino intinge il pennello nella matana del Po
Al Museo civico di Cremona Luigi Miradori, detto il Genovesino, fra gli eccentrici del Seicento uno dei più simpatici. Frangi, Guazzoni e Tanzi gli dedicano la prima rassegna monografica, dove la filologia si fa atto d’amore
Luigi Miradori detto il Genovesino: in alto, «Sacrificio di Isacco», Londra, Colnaghi
Al Museo civico di Cremona Luigi Miradori, detto il Genovesino, fra gli eccentrici del Seicento uno dei più simpatici. Frangi, Guazzoni e Tanzi gli dedicano la prima rassegna monografica, dove la filologia si fa atto d’amore
Pubblicato quasi 7 anni faEdizione del 26 novembre 2017
Simone FacchinettiCREMONA
Ognuno di noi conserva gli oggetti a cui tiene di più nella camera da letto. Non so se sia una prassi, di certo è un costume comune. In quella di Mina Gregori, nella bella casa di Firenze, ci sono molti libri, giornali, manoscritti, disseminati un po’ ovunque, sul letto, sui comodini o impilati sul pavimento. Alle pareti sono distribuiti diversi quadri, assieme a una vistosa scultura di Domenico di Paris. Un dipinto, in particolare, colpisce l’attenzione di chi è arrivato fin qui: il Ritratto di padre Vincenzo Balconi di Luigi Miradori detto il Genovesino (c. 1605-1656). Non è l’unica opera...