Cultura
George Pelecanos, l’empatia più forte delle pallottole
PERCORSI Parla uno dei protagonisti del noir americano, autore di «Martini shot» (Sem). Una riflessione a un tempo intima e sociale sul Paese la polizia, la solitudine, il rapporto tra romanzo e tv. «Molta narrativa e serie sono fasciste. Dicono: commetti un crimine, verrai rinchiuso e il mondo volterà pagina. La realtà è ben più dolorosa»
George Pelecanos
PERCORSI Parla uno dei protagonisti del noir americano, autore di «Martini shot» (Sem). Una riflessione a un tempo intima e sociale sul Paese la polizia, la solitudine, il rapporto tra romanzo e tv. «Molta narrativa e serie sono fasciste. Dicono: commetti un crimine, verrai rinchiuso e il mondo volterà pagina. La realtà è ben più dolorosa»
Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 6 agosto 2021
Qualche anno fa il Guardian lo definì «Street writing man», ma George Pelecanos non è soltanto uno degli autori statunitensi che meglio ha saputo tradurre il linguaggio e la vita della strada prima in una lunga serie di importanti romanzi e quindi in serie tv di enorme successo. A sessantaquattro anni questo figlio di immigrati greci cresciuto nei quartieri afroamericani di Washington, è forse lo scrittore che ha affrontato con maggiore coinvolgimento personale e profonda e reale umanità non solo il mondo del crimine e tutti i suoi protagonisti, ma lo spaccato terribile della società americana che questo rivela implacabilmente....