Cultura

Gerda Taro, una vita ritrovata

Gerda Taro, una vita ritrovataGerda Taro fotografata da Robert Capa

Festivaletteratura Un'intervista con la scrittrice Helena Janeczek, che presenterà a Mantova il suo romanzo «La ragazza con la Leica», pubblicato da Guanda. «Una delle cose che più mi ha affascinato è stata proprio la sua personalità inqualificabile. Le stava stretta qualsiasi griglia mentale»

Pubblicato circa 7 anni faEdizione del 6 settembre 2017
All’inizio c’era la Reflex, che permetteva un’inquadratura più grande e una maggiore precisione di dettagli; poi, per la sua comodità «da viaggio», la fotocamera divenne quella mitica, la stessa con cui Gerda Taro passò alla storia. Così La ragazza con la Leica, a cui la scrittrice Helena Janeczek ha dedicato il suo ultimo romanzo (domani in uscita per Guanda, pp. 336, euro 18) prende le sembianze che conosciamo e rimane in acrobatico bilico tra il suo essersi trasformata in icona e la necessità di riappropriarsi di se stessa, di un passato a più dimensioni, attraverso il ricordo di chi c’era...

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