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Gerry Mulligan, estasi cool

Gerry Mulligan, estasi coolLa copertina di «Being Gerry Mulligan: My Life in Music», l’autobiografia postuma del sassofonista

Pagine/La vita e gli intenti del saxman Usa in una autobiografia postuma La nascita del quartetto «pianoless», il difficile rapporto con Chet Baker, i guai con la giustizia, il periodo italiano

Pubblicato circa un anno faEdizione del 26 agosto 2023
La recente uscita postuma dell’autobiografia di Gerry Mulligan – Being Gerry Mulligan: My Life in Music per le edizioni Hal Leonard Corporation di Milwaukee, Wisconsin – fa ulteriore luce su un jazzista (solista di sax baritono e soprano e pianoforte, compositore, bandleader, talent scout), la cui importanza storica è riconosciuta da quasi mezzo secolo, ma sul quale – uomo e musicista, alla nascita Gerald Joseph, Long Island 6 aprile 1927, Darien 20 gennaio 1996 – difetta proprio la bibliografia, se si pensa che gli studi in volume risultano solo quattro, da Gerry Mulligan (1986) di Raymond Horricks a Listen Gerry...

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