Europa

Già fuori dagli europei Meloni, ora spera di essere ripescata

Kaja Kallas (politica estera), Ursula von der Leyen e António Costa (Consiglio europeo) foto ApKaja Kallas (politica estera), Ursula von der Leyen e António Costa (Consiglio europeo) – foto Ap

La clandestina Una serie di errori durante il vertice, ignorata la linea del Quirinale. Ha giocato come leader del suo gruppo e non a nome dell’Italia

Pubblicato 5 mesi faEdizione del 29 giugno 2024
«Non potevo fare diversamente», ha detto Giorgia Meloni nella notte tra giovedì venerdì, subito dopo lo strappo: voto contrario alle candidature di Costa e Kallas per la presidenza del Consiglio europeo e l’Alto commissariato agli Esteri, astensione su von der Leyen per il secondo mandato alla presidenza della Commissione. A quel punto, effettivamente, la premier italiana non aveva altra strada. Oltretutto esporsi a favore di Ursula avrebbe fatto alla candidata più danno che altro, spingendo i socialisti ad affossarla nel segreto dell’urna, il 18 luglio nell’aula di Strasburgo. In compenso la premier avrebbe potuto gestire la delicata partita diversamente prima...

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