Cultura
Giacoma Limentani, la ricamatrice che «storicizza il dolore»
INCONTRI Un’anticipazione tratta dal volume collettivo «Il mosaico della memoria», da domani in libreria. Sabato l’omaggio alla scrittrice, per i suoi 90 anni, al convegno della Società italiana delle Letterate. Da oggi a domenica tre giornate alla Casa internazionale delle donne, dedicate al tema dell’Abitare i corpi, gli spazi e le scritture
Un’opera di Marta Czok
INCONTRI Un’anticipazione tratta dal volume collettivo «Il mosaico della memoria», da domani in libreria. Sabato l’omaggio alla scrittrice, per i suoi 90 anni, al convegno della Società italiana delle Letterate. Da oggi a domenica tre giornate alla Casa internazionale delle donne, dedicate al tema dell’Abitare i corpi, gli spazi e le scritture
Pubblicato circa 7 anni faEdizione del 17 novembre 2017
Una scrittura necessaria, impellente, che si impone come non dilazionabile, dove «l’intelligenza delle emozioni», per dirla con Martha Nussbaum, guida la penna a trasmettere il «pensiero-esperienza» del singolare, fornendo il ductus per comprenderla. È QUESTO L’AVVIO a scrivere per Giacoma Limentani, «una bella testa di capelli bianchi su una faccia più giovane, occhi verdi un po’ da maga. Scrittrice, traduttrice. E morà, maestra di sapienza ebraica», così si esprime Clara Sereni (Il gioco dei regni, 1993) per descrivere un’autrice dalla attività multiforme, traduttrice, saggista e abile narratrice, sempre attenta al valore della parola, a «storicizzare il dolore» e comunicare la...