Giacomo Abbruzzese – foto di Pierfrancesco Lafratta
Visioni
Giacomo Abbruzzese: «Il mio cinema astratto per cogliere il sacro nel rituale di un club»
Intervista Il regista racconta il suo lungometraggio d'esordio «Disco Boy» in occasione delle anteprime, stasera a Bari e domani a Taranto, prima di approdare nelle sale il 9 marzo
Pubblicato più di un anno faEdizione del 4 marzo 2023
Luigi AbiusiBARI
Una scena da «Disco Boy» Cinema di spazi, rarefatti, sfuggenti a certa prerogativa definitoria del logos (direbbe Cortázar: non casualmente viene in mente lui e quel libro combinatorio, cangiante che è Rayuela), e invece aperti allo sguardo errante, sonnambolico – pronto a equivocare le coordinate di stazio e di tempo, proprio come quando ci si sveglia e per un po’ non si sa dove ci si trovi – Disco Boy di Giacomo Abbruzzese appare come un oggetto eteroclito, occhiuto; organismo affetto da eterocromia (occhi di due colori diversi) e così vede le cose doppie, come illuminate di vuoti, sibili; di...