Visioni
Giada Colagrande, il passato è una terra in cui viaggiare
Porte girevoli La regia, l’amore, i rimpianti e gli incontri che segnano la vita. Un dialogo con la filmmaker e sceneggiatrice sui momenti dell’esistenza in cui ci si trova davanti a un bivio
Giada Colagrande – ritratto di Luca Padroni
Porte girevoli La regia, l’amore, i rimpianti e gli incontri che segnano la vita. Un dialogo con la filmmaker e sceneggiatrice sui momenti dell’esistenza in cui ci si trova davanti a un bivio
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 22 agosto 2018
Giada Colagrande, da anni, è detta dagli amici Giadina, per via della corporatura minuta. In quel diminutivo c’è tutta la sua forza. Dagli anni Novanta (da quando la conosco) ha una ostinazione negli occhi che l’ha portata a girare il mondo, a realizzare i suoi desideri, a trovare l’amore. Oggi è una donna sofisticata e stratificata, come un serpente dalle molte pelli, una quercia da conoscere ad ogni cerchio, ad ogni strato una storia, ad ogni foglia una nuova dimensione. Qualche volta nella vita ci sono degli istanti in cui spostare un unico tassello nella scacchiera modifica l’intera nostra esistenza....