Cultura
Gian Carlo Ferretti, dentro il testo e il suo segno civile
ADDII Muore all’età di 92 anni uno dei maggiori critici militanti che la letteratura italiana abbia annoverato. Una bibliografia sterminata, con monografie dedicate al ’900 e ai suoi spiriti non-riconciliati. Il suo primo volume a stampa è del 1964 e si intitola «Letteratura e ideologia» in cui non per caso raccorda tre partiture relative a Pasolini, Bassani e Cassola. Il punto di svolta è «Il mercato delle lettere» (Einaudi 1979), un lavoro pionieristico sul rapporto fra scrittura letteraria e mondo della editoria
Pubblicato quasi 2 anni faEdizione del 13 dicembre 2022
Raccontava sempre che al concorso per la libera docenza un vecchio professore, promuovendolo, gli aveva espresso comunque il rammarico di vedere uno studioso perdersi con Pasolini e Bassani dopo una tesi di laurea brillantissima, e peraltro pubblicata in estratto su Belfagor, nientemeno su Vincenzo Monti. Congedato il principe di poeti accademici, dunque è chiara ab origine la vocazione di Gian Carlo Ferretti, mancato a Milano il 9 dicembre all’età di novantadue anni, uno dei maggiori critici militanti, nel senso elettivo e non solo tecnico, che la letteratura italiana abbia annoverato nello scorso mezzo secolo. Del suo maestro all’Università di Pisa,...