Visioni
Gianni Da Campo, una vita di passioni e di cinema
Ritratti La morte del regista veneziano, autore di una filmografia essenziale perché - spiegava - ogni film nasceva da una confessata necessità
Una scena del film Il sapore del grano, sotto il regista Gianni Da Campo
Ritratti La morte del regista veneziano, autore di una filmografia essenziale perché - spiegava - ogni film nasceva da una confessata necessità
Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 10 maggio 2014
Gianni Da Campo, nato a Venezia nel 1943, morto a Venezia qualche giorno fa: un cineasta che, per chi scrive, stava a due passi, eppure era rimasto a lungo nascosto, incontrato occasionalmente a Gemona della cui Cineteca (e personalmente di Livio Jacob) era amico e depositante; ma anche dopo avergli dedicato l’anno scorso a Trieste un omaggio «completo» ai Mille occhi mi appare percorso da segreti. Un’opera di pochissimi film (tre lungometraggi e un cortometraggio, tra il 1966 e il 1986) perché per lui ogni film nasceva da una «confessata» necessità, mentre la sua passione per il cinema (anche se...