Gianni Vattimo, dentro il coraggio di una innovazione
RITRATTI Dai libri alle candidature politiche. Addio al filosofo torinese. Con Pier Aldo Rovatti, introduce il concetto di «pensiero debole» che, nel 1983, diventa un libro. Se il suo maestro Luigi Pareyson aveva importato e sviluppato in modo profondo e originale l’esistenzialismo di Jaspers, lui «traduce» in Italia Heidegger. Quella parte degli anni Ottanta caratterizzata da una temperie postmodernista vede nell’autore, insieme a Lyotard e Rorty, le punte più significative
RITRATTI Dai libri alle candidature politiche. Addio al filosofo torinese. Con Pier Aldo Rovatti, introduce il concetto di «pensiero debole» che, nel 1983, diventa un libro. Se il suo maestro Luigi Pareyson aveva importato e sviluppato in modo profondo e originale l’esistenzialismo di Jaspers, lui «traduce» in Italia Heidegger. Quella parte degli anni Ottanta caratterizzata da una temperie postmodernista vede nell’autore, insieme a Lyotard e Rorty, le punte più significative