Scuola
Giannini: «Abolire le supplenze a scuola»
Riforme «I supplenti non saranno eliminati fisicamente» ha precisato ieri il ministro dell'Istruzione al meeting di Comunione e Liberazione a Rimini. «Ci trasciniamo da decenni un meccanismo perverso che non ci consente di lavorare se non con l'organico di diritto e quindi di riempirlo attraverso le graduatorie»
Il ministro dell'istruzione Stefania Giannini
Riforme «I supplenti non saranno eliminati fisicamente» ha precisato ieri il ministro dell'Istruzione al meeting di Comunione e Liberazione a Rimini. «Ci trasciniamo da decenni un meccanismo perverso che non ci consente di lavorare se non con l'organico di diritto e quindi di riempirlo attraverso le graduatorie»
Pubblicato circa 10 anni faEdizione del 26 agosto 2014
Istituzione della «meritocrazia» tra gli insegnanti e riforma della professione docente su tre fasce stipendiali: insegnanti ordinari, esperti e senior. Lo stipendio dei professori a scuola sarà così legato al «merito» e non all’anzianità di servizio. Da istituzione pubblica, la scuola italiana verrà trasformata secondo i criteri aziendalistici dove c’è la concorrenza tra i dipendenti e i dirigenti sulla base del loro rendimento nella formazione degli studenti e della «produttività» degli istituti in cui lavorano. «Chi fa di più prende più soldi» è l’idea di fondo dell’esecutivo. Poi c’è l’eliminazione delle supplenze brevi per 400 mila docenti precari iscritti alle...