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Giannone, razionalismo liviano per sopravvivere al carcere

Giannone, razionalismo liviano per sopravvivere al carcereXilografia con il profilo dello storico romano Tito Livio,1864

Illuminismo italiano Un’edizione «di fortuna» di Livio fece compagnia a Pietro Giannone, messo all’Indice e detenuto in Savoia: i suoi Discorsi sopra gli Annali escono in tre tomi da Aragno, a cura di Paul van Heck

Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 14 luglio 2019
Nella notte del 24 marzo 1736 Pietro Giannone fu arrestato in Savoia assieme al figlio, e trasferito in un luogo sicuro nella cittadina di Chambéry. Già da diversi anni le tesi anticlericali espresse nell’Istoria civile del Regno di Napoli e nel Triregno gli avevano attirato l’ostilità della Curia romana, che aveva messo la sua opera all’indice e l’aveva condannato a una vita di peregrinazioni. Giannone fu sacrificato sull’altare della diplomazia: a ordinare il suo arresto era stato Carlo Vincenzo Ferrero, marchese d’Ormea, che sperava di rinsaldare così i rapporti con Roma. Poco dopo il suo arresto, Giannone fu trasferito in...

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