Gino De Dominicis, fotografia, anni 70
Cultura
Gino De Dominicis, una «vanitas» in forma di riscatto
Mostre Il Premio Marche, nella cornice del Forte Malatesta di Ascoli Piceno rende omaggio all'artista anconetano ponendolo al centro di un percorso come un demiurgo che scompagina i vari linguaggi. E una monografica fa interpretare ai contemporanei la figura di Cecco d'Ascoli, poeta, astronomo, medico e filosofo mandato al rogo dall'Inquisizione
Pubblicato circa 3 anni faEdizione del 23 novembre 2021
Il Forte Malatesta di Ascoli Piceno è un luogo misterioso e dalla potente energia, intercettata anche da Antonio da Sangallo il giovane nella sua ricostruzione cinquecentesca, quando si affidò alla forma di una stella irregolare. Nei suoi spazi, in questi giorni, il Forte intreccia due storie che esorcizzano la morte e insieme connettono diverse sequenze temporali: da lato, c’è la narrazione del museo dell’Alto Medioevo con alcuni reperti del sepolcreto longobardo di Castel Trosino, venuto alla luce nel 1893, durante lavori agricoli (oltre ai corredi funerari ci sono anche le oreficerie gote di Arquata del Tronto); dall’altro, ospita una mostra...