Alias Domenica
Gio Ponti, architetto leggero e trasparente
A Roma, MAXXI, "Gio Ponti - amare l’architettura", a cura di Fulvio Irace e Maristella Casciato Come progettista non ha avuto la considerazione che merita: i suoi edifici «specchianti» e socialmente semplificati, la collaborazione tra le arti, l’abitare...
Casa Ponti. Gio e Giulia Ponti e, sullo sfondo, i due figli minori Letizia e Giulio, nella casa di via Dezza © Gio Ponti Archives
A Roma, MAXXI, "Gio Ponti - amare l’architettura", a cura di Fulvio Irace e Maristella Casciato Come progettista non ha avuto la considerazione che merita: i suoi edifici «specchianti» e socialmente semplificati, la collaborazione tra le arti, l’abitare...
Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 26 gennaio 2020
A una figura complessa, e spesso sottovalutata, nell’architettura italiana del Novecento, il MAXXI di Roma dedica un documentatissimo riconoscimento nella mostra Gio Ponti – amare l’architettura (fino al 13 aprile), accompagnata da un ricco catalogo. Vi troviamo, in una cornice di fotografie («Nuovi sguardi») che costituiscono nello specifico linguaggio una forte lettura delle opere, tutto il lavoro di Ponti (1891-1979): realizzazioni, studi, plastici, progetti, con il materiale fornito dai Gio Ponti Archives e dal CSAC dell’Università di Parma; e interventi critici che ne illuminano tutte le sfaccettature, dal ruolo delle riviste da lui dirette («Domus», «Stile») all’attenzione per la natura...