Politica
Giochi renziani sulla Capitale
Roma Verso il ritiro delle dimissioni del sindaco. Ignazio Marino sta meditando di portare in Assemblea capitolina la «crisi politica» . Ma il Pd rifiuta di partecipare al voto di verifica. E a Orfini, che tenta di blindare il gruppo consiliare, il premier/segretario assicura la riconferma a commissario dem romano. Senza voto in direzione, solo via mail
Il sindaco di Roma Ignazio Marino e il presidente del Pd, Matteo Orfini
Roma Verso il ritiro delle dimissioni del sindaco. Ignazio Marino sta meditando di portare in Assemblea capitolina la «crisi politica» . Ma il Pd rifiuta di partecipare al voto di verifica. E a Orfini, che tenta di blindare il gruppo consiliare, il premier/segretario assicura la riconferma a commissario dem romano. Senza voto in direzione, solo via mail
Pubblicato circa 9 anni faEdizione del 22 ottobre 2015
Eleonora MartiniROMA
Al voto di verifica in Aula Giulio Cesare su una eventuale mozione di sfiducia al sindaco di Roma, il Pd proprio non vuole andare. Troppo pericoloso lo scrutinio segreto che potrebbe far saltare i piani renziani, troppo mortificante schierarsi dalla stessa parte di Fratelli d’Italia e del Movimento 5 Stelle, il quale non chiede altro per vedere spianata la strada verso il Campidoglio. Ignazio Marino lo sa, ed è per questo che ha preso tempo fino al primo novembre, come prevede la legge. E ora è quasi ufficiale, visto che a lasciarlo intendere è stata ieri la fedelissima Alessandra Cattoi,...