Visioni
Gioco di specchi per C’mon Tigre
Note sparse «Racines» - il nuovo album del duo bolognese - si muove tra tradizione e sperimentazione. Un puzzle in dieci musiche associate alle immagini di artisti visivi come Maurizio Anzeri, Mode 2, Sic Est
C'mon Tigre – artwork di Maurizio Anzeri
Note sparse «Racines» - il nuovo album del duo bolognese - si muove tra tradizione e sperimentazione. Un puzzle in dieci musiche associate alle immagini di artisti visivi come Maurizio Anzeri, Mode 2, Sic Est
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 6 marzo 2019
«Celui qui oublie ses racines n’atteind jamais sa destination» dice Mohamed, il pescivendolo-filosofo tunisino, allungandomi un piatto di moscardini in rosso leggermente piccanti, squisiti. Poi arrivano i C’mon Tigre, l’enigmatico duo cinematic-afrobeat che si è temporaneamente accampato in città, impiantando radici e rigenerando il proprio universo sonoro, e non solo: vestiti di nero, sciccosissimi, a passo lento, confabulanti, si siedono al solito tavolino sotto il portico, tra bancarelle bangla di frutta e verdura e boutique di scarpe di lusso. Ordinano vino bianco e frittura di paranza, un classico sabato in un mercato del centro di Bologna. Racines è nato sotto...