Italia
Gioia Tauro, la rivolta del canalone
Calabria Smaltimento illecito di rifiuti: aperto un fascicolo a Palmi. Sigillato un capannone nell’area del porto. La svolta l’hanno data i cittadini del Comitato 7 agosto. Da quel giorno San Ferdinando lotta per il suo mare
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Calabria Smaltimento illecito di rifiuti: aperto un fascicolo a Palmi. Sigillato un capannone nell’area del porto. La svolta l’hanno data i cittadini del Comitato 7 agosto. Da quel giorno San Ferdinando lotta per il suo mare
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 23 agosto 2016Edizione 23.08.2016
Silvio Messinetti SAN FERDINANDO (RC)
Il Belpaese ha coste deturpate e mari inquinati. Il rapporto di Legambiente, Goletta verde 2016, è drastico: «Ogni 54 km di litorale c’è un punto inquinato». Le regioni messe peggio sono Marche, Abruzzo e Calabria. Depuratori che non funzionano, bonifiche mai realizzate, scarichi liberi a mare. Le istituzioni e la politica latitano. I cittadini si lamentano, protestano. E a volte si ribellano. Si muove la Procura Rifiuti speciali, pericolosi e non pericolosi, all’interno di tre capannoni nel porto di Gioia Tauro. Ma alla richiesta di spiegazioni dei carabinieri del nucleo ecologico, i titolari della società Coopmar, attiva nello scalo marittimo...